Page 74 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
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Pierre-Louis Moreau de Maupertuis
calamitati si dirigevano perfettamente al Nord, e dalla quale allontanatisi, si vedevano
crescere le loro declinazioni. Una tal linea ben fissata potrebbe in qualche maniera sup-
plire a ciò, che ci manca per la cognizione delle longitudini sul mare. Dalla declinazio-
ne dell’ago, ben osservata in ciaschedun luogo, si potrebbe giudicare della posizione
orientale, ovvero occidentale di questo luogo.
Altri Geografi hanno creduto, che la linea del Sig. Halley non fosse sola sul Globo;
ma che ve ne potesse essere anche qualche altra, la quale avesse lo stesso vantaggio.
Siccome la declinazione della calamita varia in un medesimo luogo, così queste li-
nee senza declinazione non dovrebbero star fisse in una posizione costante. Ma se, co-
me è verisimile, il loro moto è regolare, e se anche arriviamo a conoscerlo, la loro utili-
tà sarà sempre la stessa. Bisogna confessare, che le fatiche dell’Halley non hanno ridot-
ta la cosa alla sua perfezione; ma è egli sperabile, che così grandi intraprese si condu-
cano a fine nel solo primo tentativo? E per una scoperta di tale importanza si possono
risparmiare i mezzi?
Non sarebbe dunque mai troppo raccomandato ai naviganti di far per tutto, dove
fosse possibile, le più esatte osservazioni sulle declinazioni dell’ago calamitato. Queste
sono di già necessarie anche a loro per conoscere la vera direzione del lor’ viaggio, ed
in fatti le fanno, ma non le fanno con bastevole attenzione.
Le differenti inclinazioni dell’ago in differenti luoghi hanno fatto pensare ad alcuni
abili Idrografi, che se ne potrebbe dedurre qualche nuovo metodo per conoscere sul ma-
re le alture, nelle quali si è. Queste osservazioni sono ancor più difficili ad eseguirsi
di quelle della declinazione, e non potrebbero farsi sul mare colla necessaria esattez-
za, ma sarebbe necessario farle in terra per tutti i differenti paesi; Poichè è molto di-
verso fare delle osservazioni per iscoprire una teoria, e il farne per servirsi d’una teo-
ria di già conosciuta.
Continente dell’Africa
Queste sono le principali scoperte da promuover sul Mare; ma ve ne sono dell’altre in
terra, le quali meriterebbero d’essere intraprese. Quel continente immenso dell’Africa,
situato sotto i più bei climi del Mondo, anticamente abitato da possenti, e numerose
Nazioni, ripieno di superbe Città; tutto questo gran continente ci è quasi tanto incognito
quanto le terre australi, poichè posto piede su i suoi confini, non è alcuno penetrato
nell’interno del paese. Se per altro si considera la sua situazione, sotto gli stessi climi
dei luoghi dell’America i più fertili in oro, ed argento: se si riflette alle grandi ricchezze
dell’antico Mondo, che di qui s’estraevano; ed anche all’oro, che alcuni selvaggi senza
industria ci arrecano, si può credere, che le scoperte, che si facessero nel continente
dell’Africa non sarebbero infruttuose pel commercio. Se si legge ciò, che le antiche sto-
rie ci raccontano delle scienze, e delle arti de’ Popoli che l’hanno abitato; se si conside-
rano i maravigliosi monumenti, che se ne veggono ancora subito, che si arriva alle
spiagge dell’Egitto, non si potrà dubitare, che questo Paese non sia ben degno della no-
stra curiosità.
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