Page 64 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
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Pierre-Louis Moreau de Maupertuis
verisimilmente dovrebbe estinguersi, siccome si perpetuerebbe coi matrimonj di due
persone, che l’avessero entrambi.
Io non mi figuro, che vi sia chi prenda la continuazione del sesdigitismo per un ef-
fetto del puro caso; ma se fosse così riguardata fra gli Uomini, non si dovrebbe riguar-
dare altramente neppure negli Animali, e l’esperienze proposte dal Signor di Reaumur
non sarebbero più decisive di quelle, di cui ho parlato. Voglio bensì credere che questi
diti soprannumerarj non sieno nella loro prima origine se non che accidentali varietà,
delle quali ho tentato di mostrare la produzione nella Venere fisica; ma queste varietà
una volta confermate da un numero sufficiente di generazioni, in cui le abbiano avute i
due sessi, stabiliscono delle spezie, e questa è forse la maniera, con cui si sono tutte le
spezie moltiplicate.
Ma se si volesse riguardare la continuazione del sesdigitismo come un puro effetto
del caso, sarebbe necessario vedere, quanta sia la possibilità che questa accidentale va-
riazione in un primo parente non fosse per proseguirsi ne’ suoi discendenti.
Dopo una attenta ricerca da me fatta in una Città di centomila abitanti, io ho trova-
to due soli Uomini, i quali aveano tale distinzione. Supponghiamo, lo che è difficile,
che altri tre mi sieno sfuggiti, e che tra 20000 Uomini si possa contare uno solo sesdigi-
tario. La probabilità, che suo Figlio, o sua Figlia non sieno per nascere con sei diti è di
20000 a 1. E quella che suo Figlio, e suo Nipote non sieno per essere sesdigitari è di
20000 volte 20000, ossia di 400000000 a 1. Finalmente quella che tal singolarità non
continuerebbe per tre generazioni consecutive, sarebbe di 8000000000000 a 1. Numeri
così grandi son questi, che ad essi non si avvicinano d’assai le probabilità della certezza
delle cose meglio in Fisica dimostrate.
Ho detto aver io trovato in Berlino 2 sesdigitarj, ed ho esposto la genealogia
dell’uno. Dell’altro però non ho potuto esattamente saperla, poichè è egli straniero, ed a
me l’ha occultata; ma so per altro, che ha egli dei figliuoli sesdigitarj, e sono assicurato,
che questo sesdigitismo era da lungo tempo ereditario nella famiglia di lui. Un illustre
letterato in Germania, e Ministro del Duca di Würtemberg, il Signor Bulfingero discen-
deva da una simil famiglia, ed era nato con un sesto dito, il quale gli fu fatto tagliare,
come una mostruosità.
L’accidente mi fece trovare una Cagna molto singolare di quella razza, che a Berli-
no si chiama de’ Cani d’Islanda. Avea tutto il Corpo colore di ardesia, ossia celeste, e la
testa affatto gialla, singolarità, la quale da quelli che rifletteranno alla maniera, onde
sono distribuiti i colori su questa spezie d’animali, sarà trovata forse più rara di quella
dei diti soprannumerarj. Io volli perpetuarla, e dopo tre portate di Cani di differenti Pa-
dri, i quali non la somigliavano in conto alcuno, alla quarta portata me ne nacque uno
come la madre, la quale morì. Di questo Cane, dopo molti accoppiamenti con diverse
Cagne, ne nacque un altro il quale gli era totalmente compagno. Ambedue sono presso
di me. Non vi sono animali, a cui più frequentemente compariscano i diti soprannume-
rarj quanto ai cani. È una cosa osservabile, che abbiano essi per lo più un dito di meno a
i piedi di dietro, ed uno di più a quelli davanti, dove ne hanno 5. Ma non è per altro una
rarità trovare dei cani, i quali abbiano un quinto dito al piede di dietro, benchè per lo
più staccato dall’osso, e senza articolazione. Questo quinto dito de’ piedi è egli allora
un dito soprannumerario, ovvero non è egli nell’ordine comune, che un dito perduto di
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