Page 62 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
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Pierre-Louis Moreau de Maupertuis

Ecco dunque in uno di questi sistemi, tutti gli Uomini contenuti di Madre in Madre
nell’ovaja della prima Donna. Nell’altro eccogli tutti contenuti di Padre in Padre nel
seme del primo Uomo. Tutte le generazioni dopo questi primi Autori, ossia questi ma-
gazzini del Genere Umano, non sono state, e non saranno se non che altrettanti sviluppi.
Oggigiorno sono forzati ad abbandonare questi due sistemi, da frettolosi raziocinj,
e da imperfette esperienze fatti abbracciare. Un Autore gran Fisico ugualmente, che
Spirito vasto, e profondo, ha provato con esperienze indubitabili, che l’Uovo della
Donna, e delle quadrupedi era una chimera, e che l’Animaletto spermatico non potea
essere il feto.
Per quanto il Signor Buffon abbia ricercato con quell’occhio, a cui nulla scappa,
quest’Uovo preteso, il quale dopo la fecondazione dovea staccarsi dall’Ovaja, e per le
tube Faloppiane esser condotto nella matrice, non gli è riuscito di ritrovarlo, ma in sua
vece ha egli bensì discoperto un altro fenomeno. Nel tempo, in cui le Femmine de’
quadrupedi entrano in calore, vide sul loro testicolo quei corpi glandulosi, i quali erano
stati creduti uovi da alcuni Anatomisti, formarsi, crescere, aprirsi, e lasciar colare un
liquore, in cui scoperse gli stessi animalini, ossiano gli stessi globetti animati presi per
altrettanti Animali nel seme del Maschio.
Ma ciò che riesce assai più maraviglioso si è, che questi medesimi corpi, o altri af-
fatto consimili gli ha trovati in semi d’Animali differenti, in infusioni di piante, di gra-
nelli, e finalmente in dei brodi di carne cotte, nei quali il fuoco non avrebbe lasciato
Animale alcuno vivente.
Da ciò conchiuse molto ragionevolmente il Signor Buffon, che questi pretesi Ani-
mali, non sono gli Animali futuri delle spezie del Padre, anzi non gli tiene neppure per
veri Animali. Gli riguarda bensì come qualche cosa di mezzo fra la materia rozza, e
l’Animale, e come particole già organiche, ed animate, l’unione delle quali debbe for-
mare il feto.
In quanto alla maniera, onde il feto si forma, egli crede, che avendo ciascuna parte
del Corpo dell’uno, e dell’altro sesso somministrato le sue mollecule organiche, i di cui
serbatoj sono i liquori seminali d’ambedue i sessi, queste mollecule dopo il mescola-
mento dei liquori, si ordinino, e si uniscano per via di attrazioni in forme interiori in
una maniera, che qui non giova spiegare. È d’uopo vedere il dettaglio delle osservazioni
del Signor Buffon, e le conseguenze, che egli ne tira nella famosa opera da lui pubbli-
cata. Sarebbe un voler troppo far perdere al Lettore, pretendendo che egli se ne stasse a
questo estratto.
Alcuni anni fa comparve un’operetta intitolata la Venere fisica, in cui era esposto
un sistema molto consimile a quello del Signor Buffon, e a cui non mancavano forse,
che le sue esperienze per che fosse ad esso anche più simile. Per me io non vi negavo il
nome di Animali a quei piccioli corpi che si veggono movere nel liquor seminale. Ne-
gavo solamente, che fossero animali della spezie del Padre, o proprj a riprodurlo. Ne
riguardavo l’uso come sconosciuto, ovvero credevo che potesse consistere nell’agitare i
liquori seminali per dar campo alle particelle, dalle quali dovea formarsi il feto, di ordi-
narsi, e di unirsi più facilmente.
Ma il sistema degli Uovi, e quello degli Animaletti spermatici, si trovano e dalla
Venere, e dall’Opera del Signor Buffon ugualmente distrutti. Poichè le pretese osserva-


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