Page 49 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
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Lettere filosofiche e scientifiche

Malgrado la differenza, che passa tra il nostro principio, e quello di Des-Cartes, e
di Leibnizio, è cosa assai sorprendente, che un seguace [19] di questi abbia voluto attri-
buire a lui il nostro. Si può vedere ciò, che in questa occasione è avvenuto nel giudizio
pubblicatone dalla reale Accademia delle scienze, e delle belle lettere di Prussia.
L’uno, e l’altro dei pretesi principj di Cartesio, e di Leibnizio, cioè la conservazio-
ne della quantità di moto, ovvero la conservazione della forza viva, attribuirebbero
l’eternità, e l’indipendenza a i moti dell’universo. L’ultimo, dalla Natura ammesso, fa
vedere, che questi moti non sono nè eterni, nè indipendenti, ma che sono sottoposti a
una Potenza, che gli produce, e gli aumenta, gli diminuisce, e distrugge nella maniera la
più economica, e la più saggia.



LETTERA XI

Sopra l’arte di prolongar la vita
Diversi famosi Problemi lusingano, e tormentano molti Spiriti. Per ordinargli secondo
la loro importanza più che coll’ordine della loro possibilità, si dee citare 1. il secreto di
prolungar la vita, ed anche di pervenire all’immortalità. 2. La pietra filosofica, ovvero
il secreto di far l’Oro. 3. La scoperta delle Longitudini. 4. il moto perpetuo. 5. Final-
mente la quadratura del Circolo.
Siccome le persone di ogni condizione si sono applicate a queste ricerche, mille er-
rori si sono accumulati; e sono stati ripieni molti cattivi libri di storie favolose. Alcuni
hanno creduto tutti questi Problemi ugualmente possibili, altri ugualmente disperati.
Tutto il Mondo ne parla, e non vi è quasi alcuno, che sappia in che essi consistino.
I pochi, dei quali le vite più lunghe sono osservabili fra tutti gli abitanti della terra,
debbono far credere, che vi è per la vita umana un confine, il quale inutilmente si cerca
di distornare. Per altro senza risalire a quei tempi, in cui la vita de’ nostri Padri era di 8
o di 9 secoli, noi troviamo degli esempi recenti, i quali possono far pensare, che vi sia
nell’Uomo qualche sorgente di vita più lunga della vita ordinaria.
Vi sono stati dei Medici, ed anche dei Filosofi i quali hanno procurato di scoprirla,
e il gran Des-Cartes, e il gran Bacone non credettero la cosa nè impossibile, nè troppo
dura per le loro ricerche. Non vi è troppa apparenza, che per via di un dato nutrimento
vi si possa arrivare. Da che la moltitudine immensa degli Uomini si è sparsa sopra la
terra, ed ha fatto uso di tante differenti sorti d’alimenti prodotti nelle sue differenti re-
gioni, sarebbe quasi impossibile, che qualcheduno non avesse trovato quello, che potes-
se prolungare i nostri giorni, e se da alcuno fosse stato trovato sarebbe a tutti già noto.
Neppure vi è apparenza, che si possa sperar gran cosa da un determinato governo. Tutta
l’arte dei nostri Cuochi, ed i diversi sistemi di nutrimenti, i quali sono stati inventati,
non producono differenza molto sensibile nella durazione della nostra vita.
Cercare il secreto di prolungarla nei minerali, e nei metalli sembra un’ingiuria fatta
alla Natura. Averebbe ella racchiuso nelle viscere della terra un così util tesoro! Ella
che vuole, che il tutto viva, averebbe nascosto in materie così poco adattate a servirci di



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