Page 46 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
P. 46







Pierre-Louis Moreau de Maupertuis

Egli è probabile, che quando Leibnizio formò, e propose le sue prime idee sopra le
Monadi, non avesse egli previsto fin dove doveano esse condurlo; ed io credo, che vi
sieno pochi sistemi metafisici, dei quali gli Autori non si sieno trovati nel caso mede-
simo. Un Uomo celebre propone qualche idea. I suoi settatori, ed i suoi contrarj si affa-
ticano ugualmente a formarne un sistema, questi contradicendolo, e quelli supplendo a
ciò, che può metterlo al sicuro dagli attacchi, ed il sistema finalmente prende quel tor-
no, che gli proviene dal concorso fortuito delle obiezzioni, e delle difese.
Così è accaduto soprattutto del sistema delle Monadi; Elleno potevano non essere
nel loro principio, se non che i primi elementi della materia dotati di percezione, e di
forza. Alcuni oppositori intestati hanno obbligato i monadisti a dire, che le Monadi so-
no Esseri invisibili, ma rappresentativi di tutto ciò, che noi vegghiamo nell’Universo, il
quale non è se non che una unione di Fenomeni, e gli hanno perfino ridotti a rifugiarsi
dentro le loro Monadi stesse.




LETTERA IX

Sopra la Natura de’ Corpi
La prima proprietà, che distingue il corpo dallo spazio è l’impenetrabilità. Per cagion
d’essa due parti di materia non potrebbero trovarsi una dentro l’altra, e se una viene per
occupare lo spazio, che l’altra occupava, ciò non puote esequirsi se quella non toglie a
questa il primo suo luogo. Questa proprietà è da alcuni Filosofi chiamata Solidità, e
Durezza, ed è riguardata da tutti come la proprietà fondamentale della materia. Allora
dunque che un corpo è spinto verso l’altro, che può cedere all’urto, è necessario, che
egli si muova, e gli ceda il suo posto. Sopra di ciò sono fondati tutti i fenomeni del mo-
to, che i corpi, considerati come individui, si comunicano gli uni agli altri.
Se le parti medesime di cui son composti i corpi, potessero cambiar distanza le une
per rapporto alle altre, senza essere interamente separate, i fenomeni del moto de’ corpi
che si urtano, non sono più così semplici: poichè una parte ne è impiegata, o nascosta
nell’effetto della flessione delle sue parti, e nel cambiamento di forma de’ corpi.
Ma questo cambiamento di forma, e questa flessione di parti non averebbero luogo
giammai, se frammezzo di queste parti non si trovassero degli spazi, i quali potessero
da esse riempirsi, e fossero o affatto vuoti, ovvero ripieni d’una materia, la quale potes-
sero esse discacciare. Se un corpo fosse perfettamente solido, subito che venisse urtato
da qualche altro corpo, cederebbe a questo il suo luogo immediatamente senza alcun
cambiamento nella situazione delle sue parti: ovvero se non potesse essere rimosso,
estinguerebbe immediatamente il moto dell’altro. Egli è vero, che si stenta ad assegnare
dei corpi di una considerabil grandezza interamente massicci a cagione del miscuglio, e
della combinazione degli elementi nei corpi dell’universo. Ma fa d’uopo pertanto atte-
nersi a delle parti d’una perfetta solidità, le quali gli compongano, a quelle parti, che
non ammettendo alcun poro sono d’una durezza perfetta. In questi corpi elementari è
d’uopo cercare le proprietà generali della materia, poichè dai corpi composti ci son ma-
scherate. In alcuni le parti piegate restan piegate, e questi si chiamano Corpi molli. In


18
   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51