Page 47 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
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Lettere filosofiche e scientifiche

alcuni altri le parti piegate ripigliano la prima forma, e questi si chiamano Corpi elasti-
ci. Ma questi, e quelli non sono realmente che sistemi, ovvero raccoglimenti di corpi
inflessibili gli uni attaccati agli altri. L’impenetrabilità, la solidità, l’inflessibilità, e la
durezza non sono che una medesima proprietà omogenea a i corpi primitivi.
Così le più dotte Accademie hanno cercato elle stesse, e proposto alle ricerche de’
dotti la causa fisica della Elasticità, e tutti coloro, i quali hanno tentato di spiegare que-
sto fenomeno sono ricorsi a una materia sottile posta fra gl’interstizi de’ corpi. Se la
molla fosse una proprietà della materia, non ne sarebbe richiesta la spiegazione, e sa-
rebbe ridicola cosa domandarla.
Malgrado ciò alcuni Fisici sedotti da un principio, il quale non potevano eglino at-
tribuire a i moti de’ corpi perfettamente solidi, ossia perfettamente duri, si condussero
alla singolarità estrema di dire, che tutti i corpi erano elastici, e sostennero con delle
sottigliezze l’impossibilità dell’esistenza dei corpi duri.
Avendo l’Accademia delle scienze di Parigi proposto per oggetto del suo premio,
le leggi della comunicazione del moto de’ corpi duri, il celebre Gio. Bernoulli [17] nella
dissertazione, che egli mandò a quella Accademia, cominciò dall’impugnare l’esistenza
di questi corpi, e da voler rettificare la proposizione dell’Accademia, facendole intende-
re, che quanto avea ella detto dei corpi duri, era da dirsi dei corpi elastici. Ciò egli fece
perdere il premio, non avendo l’Accademia creduto, che avesse egli sodisfatto alla que-
stione, e credè molto meno di dover ella derogare a sé stessa ammettendo l’impossibilità
de’ corpi, dei quali avea domandate le leggi.
Lo scritto di Bernoulli era peraltro ripieno di eccellenti cose, e l’Accademia, la
quale non ava potuto coronarlo, si rimproverava di non averlo coronato. Aggiudicò il
premio a Maclaurin [18] più docile a conformarsi alle sue mire; ma per facilitare Ber-
noulli la maniera di rifarsi propose per argomento del premio seguente le leggi del moto
de’ corpi elastici con una spiegazione della causa fisica della molla.
Bernoulli più attaccato alle sue oppinioni, che all’oggetto del premio, concorse di
nuovo, e non volendo cambiar cos’alcuna a ciò, che aveva egli detto, sostenne sempre
che erano corpi elastici quelli, che l’Accademia prendeva per corpi duri. Perdè il pre-
mio di nuovo; ma ciò che a mio parere mancava al suo sistema, era l’aver egli intrapre-
so a dare una fisica spiegazione alla causa della molla, che domandava l’Accademia,
quando egli non dovea ammettere, che fosse da domandarsi. In effetto, domandare la
causa fisica della molla; cavarla dalla interna organizzazione de’ corpi, dai vuoti che
s’incontrano fra le loro parti, dai fluidi, onde sono occupati i vuoti, è un considerare i
corpi elastici come macchine, le più intime parti delle quali non potrebbero essere che
corpi duri.



LETTERA X

Sopra le leggi del Moto

I Corpi essendo mobili era necessario che s’incontrassero nel loro moto, ed essendo
impenetrabili era d’uopo, che allora quando s’incontravano, succedesse qualche feno-


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