Page 74 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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56 F. Vespignani
Ad esempio DeLong, Urbach, Kutas (2005) hanno presentato frasi come al
punto 9. All’interno di una frase come in 9.a. il contesto permette al lettore di
anticipare «kite».
9.a. The day was breezy so the boy went outside to fly a kite.
La giornata era ventosa così il ragazzo uscì fuori a far volare
un aquilone.
9.b. The day was breezy so the boy went outside to fly an airplane.
La giornata era ventosa così il ragazzo uscì fuori a far volare
un aeroplano.
Alla presentazione dell’articolo ‘an’ in 9.b. (presentazione visiva parola per
parola) il sistema è già in grado di determinare l’incompatibilità della conti-
nuazione con la continuazione attesa ed emerge una N400 rispetto alla presen-
tazione dell’articolo ‘a’ in 9.a., compatibile invece con la continuazione attesa.
Questi e altri risultati hanno portato a sviluppare due differenti modi di
guardare all’N400 (Federmeier 2007): in termini di correlato di un processo di
integrazione bottom-up (integration view) e in termini di correlato di un proces-
so di verifica di aspettative sviluppate in modo top-down (prediction view).
La P600 è invece una componente con polartià positiva con onset attorno
ai 500 ms che può durare anche fino a 1200 ms con distribuzione tipicamente
posteriore, massima sui siti posti sopra i lobi parietali (Pz) e visibile anche sui
siti occipitali.
Tipicamente la componente è bilaterale. Inizialmente è stata rilevata per
violazioni sintattiche. A seguito delle prime ricerche sulle violazioni sintattiche
si è sviluppato un acceso dibattito sulla sua interpretazione funzionale fra chi
la riteneva un correlato specifico dell’elaborazione sintattica (Osterhout, Ha-
goort 1999; Osterhout, et al. 1996) e chi riteneva fosse una componente cogniti-
va più generale, una P3b ritardata (Coulson, King, Kutas 1998; Gunter, Stowe,
Mulder 1997).
Studi ERP sull’attenzione hanno mostrato come esista una componente
dei potenziali evocati specificamente sensibile alla detezione di eventi rari e
rilevanti per il compito, la P3b (caratterizzata da un picco positivo bilaterale
massimo in zone centro-posteriori dello scalpo con latenza attorno ai 300 ms
per stimoli semplici da categorizzare ma la cui latenza può essere ritardata in
funzione del tempo necessario alla categorizzazione dell’evento) ed è quindi
possibile una contaminazione o sovrapposizione di tale componente ai correla-
ti specifici per i processi di elaborazione linguistica. Riguardo a ciò è interes-
sante il dibattito sviluppatosi a seguito della individuazione del principale
correlato delle violazioni sintattiche, la P600 che ha appunto polarità positiva e