Page 73 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
P. 73
Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 55
come nell’esempio 1.b. mostrano una N400 rispetto alla condizione di
controllo dell’esempio 1.a. (Kutas, Hillyard 1984) e violazioni sintattiche come
nell’esempio 2.b. mostrano una P600 rispetto all’esempio 2.a. (Osterhout,
Holcomb 1992; Hagoort, Brown, Groothusen1993). Successivi studi hanno
meglio chiarito il significato funzionale delle componenti e verificato la loro
generalità relativamente a una serie di variabili del compito. Per una rassegna
si veda (Kutas, Van Petten 1994 e Kutas, Van Petten, Kluender 2006).
L’N400 è una componente con polarità negativa e con latenza fra i 200 ms
e 600 ms e mostra il suo massimo, in studi di comprensione frasale con presen-
tazione visiva, attorno a 400 ms; ha un’ampia distribuzione centro-posteriore
tipicamente massima attorno al vertice (Cz), bilaterale o leggermente lateraliz-
zata a destra. Non si riscontra solo per violazioni ma la sua ampiezza modula
con continuità relativamente al fit di una parola con il contesto fino a quel pun-
to analizzato; si è mostrato infatti che la sua ampiezza è inversamente propor-
zionale alla cloze-probability ovvero alla probabilità che tale parola appaia in un
test ‘carta e penna’ di completamento frasale.
Relativamente alla generalità dell’effetto, si è potuto mostrare come la
componente abbia simile latenza e topografia sia che il materiale sia presentato
in modalità acustica sia che venga presentato in modalità visiva.
La componente viene elicitata non solamente all’interno dell’elaborazione
frasale ma anche in paradigmi di coppie di parole (priming) e può essere elici-
tata anche da stimoli non linguistici (disegni, suoni), mantenendo sempre la
sua caratteristica, cioè che la sua ampiezza varia in funzione del fit delle carat-
teristiche semantiche dello stimolo con il contesto.
Anche in assenza di un contesto si sono potute misurare variazioni
dell’N400: infatti alla presentazione di parole contenuto a inizio frase la sua
ampiezza varia inversamente alla frequenza d’uso della parola (più una parola
è rara più ampia sarà l’N400).
Alcuni studi (per es. Van Petten, Kutas 1991) hanno portato tradizional-
mente ad assumere che l’N400 sia elicitata solo da parole contenuto o, alterna-
tivamente, sia estremamente depressa nell’elaborazione di parole funzione.
Ciò è coerente con un’interpretazione dell’indice in termini di accesso al
significato di una parola e di integrazione/composizione dello stesso all’interno
del contesto frasale. Più recentemente si sono però rilevate chiare modulazioni
dell’N400 su articoli nel caso essi esprimano dei tratti che li rendono compatibili
o meno con un costituente altamente atteso a quel punto della frase (Wicha et al.
2003; van Berkum et al. 2003; DeLong, Urbach, Kutas 2005).