Page 72 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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54 F. Vespignani

due componenti che hanno la stessa polarità (componenti negative) e latenza
(fra 300 ms e 500 ms) e si differenziano unicamente per la distribuzione topogra-
fica; in questo caso se la negatività appare massima nei siti anteriori sinistri e
risulta significativa l’interazione della manipolazione sperimentale con i fattori
topografici longitudine e lateralizzazione, allora la caratterizzazione dell’effetto
in termini di LAN piuttosto che di N400 emerge direttamente dall’ANOVA sen-
za rendere necessarie ulteriori analisi. Una nota di cautela relativamente
all’utilizzo dell’ANOVA con dati ERP è quella relativa alle assunzioni che tali
analisi statistiche richiedono e non sempre sono realizzate con dati ERP.
L’ANOVA assume infatti l’omogeneità e sfericità della varianza. L’omogeneità si
riferisce al fatto che la varianza nelle differenti celle sperimentali è identica, la
sfericità si riferisce invece all’omogeneità della covarianza. I dati ERP per loro
natura tendono tipicamente a violare entrambi gli assunti in quanto il rumore
non è tipicamente omogeneo nei vari siti sia perché il rumore ambientale cattu-
rato dipende della distanza dal sito di riferimento sia perché differenti zone del-
lo scalpo sono più o meno vicine a muscoli e occhi che producono artefatti ca-
suali (aumentando la varianza del dato); inoltre le forme d’onda di siti vicini
sono chiaramente più simili fra loro (covariano) rispetto a siti distali. L’ANOVA
è relativamente solida rispetto a deviazioni dall’omogeneità, meno relativamen-
te a deviazioni dalla sfericità. Per tale motivo è consigliato l’utilizzo di procedu-
re di correzione dell’inomogeneità della varianza come quella di Greenhause-
Geisser (Luck 2005, p. 258).
In generale, proprio perché il potere inferenziale di un dato ERP è pro-
porzionale a quanto il dato può essere messo in relazione con precedenti studi
che hanno caratterizzato la componente da un punto di vista funzionale, la
tecnica risulta essere piuttosto ‘conservatrice’ a innovazioni relative alle meto-
dologie di analisi che rendono meno diretto il confronto con dati ottenuti in
studi precedenti e quindi la comunità scientifica di riferimento può apparire a
volte eccessivamente conservatrice soprattutto relativamente alle metodologie
di analisi statistica dei dati. L’utilizzo quindi delle modalità di analisi dei dati
della letteratura di riferimento per una particolare componente, eventualmente
affiancate da analisi innovative, è altamente consigliato.



7. Principali componenti ERPs durante la comprensione frasale
Gli studi classici degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso hanno messo in luce due
principali componenti ERP relate a difficoltà di elaborazione a livello della
frase: la N400 e la P600. Inizialmente si è mostrato che violazioni semantiche
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