Page 71 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 53

tenziale calcolata in un dato intervallo temporale di interesse sui vari siti di
misura (fattore topografico). Esistono alcuni parametri ‘liberi’ all’interno di
tale analisi dei quali il primo è l’intervallo temporale da considerare: tipica-
mente si utilizzano intervalli precedentemente utilizzati in letteratura per la
caratterizzazione statistica di quella specifica componente. Detto questo,
l’analisi qualitativa di cui sopra può suggerire di adattare l’intervallo ai dati
dello specifico esperimento se sono evidenti variazioni di latenza dell’effetto
relativamente alle latenze tipicamente rilevate in letteratura oppure riducendo
o ampliando l’intervallo in funzione di ampiezza e durata della componente
nel particolare esperimento. Ad esempio l’N400 può in differenti modalità di
presentazione (visiva o acustica) avere latenze differenti (Kutas, Van Petten
1994, p. 107). Una volta stabilito l’intervallo temporale e calcolate le medie per
ogni sito, soggetto e condizione sperimentale, lo schema topografico più sem-
plice consiste nel considerare nell’ANOVA un unico fattore topografico con i
singoli siti di misura (o canali) come livelli di tale fattore. In tal modo
un’eventuale interazione fra la manipolazione sperimentale e tale fattore ga-
rantisce che l’effetto ERP (differenze fra le condizioni sperimentali) non è o-
mogeneo su tutto lo scalpo ma differente su siti di misura differenti. Per inter-
pretare quale sia il sito o i siti nei quali l’effetto è maggiormente evidente, è
quindi necessario svolgere successive analisi statistiche i termini di ANOVA o
t-test con adeguate correzioni per confronti multipli sui singoli siti di misura.
Uno schema di analisi di più diretta interpretazione, spesso preferito, è
l’organizzazione di un sottoinsieme di siti in differenti fattori topografici orto-
gonali in funzione di parametri anatomici come la caudalità (siti anteriori, cen-
trali, posteriori), la lateralizzazione (destra e sinistra) e la ventralità/dorsalità
(distanza dalla linea mediale dell’encefalo). Tale strategia di analisi può essere
attuata su un sottoinsieme di siti che possono essere organizzati all’interno di
tali fattori ad esempio omettendo la linea centrale (Fz, Cz, Pz, Oz) per la quale
non è possibile assegnare un valore alla variabile lateralizzazione e può essere
analizzata in una differente ANOVA con un unico fattore topografico (longi-
tudine). L’analisi può anche essere svolta su gruppi di elettrodi contigui, nei
quali gli effetti di interesse sono omogenei, per i quali viene calcolata la media
del potenziale prima di eseguire l’ANOVA, strategia utile a ridurre il numero
di gradi di libertà soprattutto quando si eseguono misure a densità di siti di
misura medio-alta (>32) e gli effetti non hanno una topografia estremamente
localizzata. Utilizzando un disegno con multipli fattori topografici, le eventua-
li interazioni fra le condizioni sperimentali e i differenti fattori topografici pos-
sono essere interpretate direttamente e rendere meno importanti eventuali test
svolti sui singoli canali o gruppi di canali. Ad esempio la LAN e l’N400 sono
   66   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76