Page 61 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 43
EEG) nel periodo precedente la presentazione del target in quanto differenze
non controllate nei prefissi utilizzati in 4.a. e 4.c. (per esempio che in un caso il
soggetto è animato, nell’altro no) possono emergere in termini di differenze
sistematiche dell’attività EEG nel periodo precedente la presentazione della
parola target e rendere la correzione della baseline dannosa, dando luogo a
effetti fittizi negli ERP.
Chiaramente se si ritrovano gli stessi effetti di una violazione come la
condizione 7.a. sia rispetto alla condizione di controllo 7.b. che rispetto alla
condizione 7.c., come hanno di fatto trovato Kim e Osterhout (2005), o con un
disegno bilanciato per entrambi i fattori target e prefisso (come l’esempio in
Tabella 1), il risultato è da considerarsi più solido da un punto di vista empiri-
co rispetto a una comparazione con un’unica condizione di controllo.
Il problema della baseline quando si utilizza solamente un controllo con
parola target identica e differenti prefissi è molto rilevante se la parola imme-
diatamente precedente il target è alquanto differente nelle due condizioni spe-
rimentali, per esempio parola funzione in un caso e parola contenuto in un
altro, come nell’esempio in tedesco (8) nel quale una violazione di struttura
sintagmatica si ottiene presentando un participio verbale immediatamente
dopo una preposizione omettendo un nome che è altamente predicibile in te-
desco a seguito di una preposizione.
8.a. * Die Bluse wurde am gebügelt.
La camicia fu di stirata.
8.b. Die Bluse wurde am Montag gebügelt.
La camicia fu di lunedì stirata.
Il paradigma che utilizza le strutture dell’esempio 8 è stato diffusamente uti-
lizzato dal gruppo di Friederici (vedi Friederici 2002; Steinhauer, Drury 2012),
mettendo in luce effetti estremamente precoci relativi all’elaborazione di vio-
lazioni di struttura sintattica (eLAN).
Tali evidenze sono state fortemente criticate sia a livello metodologico che
teorico (si veda ad esempio Osterhout et al. 2004; Steinhauer, Drury 2012) e un
punto particolarmente importante è proprio quello relativo all’asimmetria del
paradigma e alla correttezza dell’ipotesi di equivalenza dell’attività neurale
nel periodo precedente alla presentazione della parola target.