Page 205 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Lo studio dei tracciati oculari (eye-tracking) nella ricerca sul linguaggio 187
Secondo alcuni studiosi, il primo passaggio su una regione dà indicazioni sia
sulla facilità/difficoltà dell’accesso lessicale (riconoscimento delle singole paro-
le) sia sulla facilità/difficoltà del processing sintattico, cioè di come
l’informazione grammaticale contenuta in una parola viene integrata con quel-
la della altre parole presenti nella frase. Riconoscimento lessicale-semantico e
integrazione sintattica sono in realtà operazioni linguistiche differenti. Il modo
in cui una parola è riconosciuta è diverso dal modo in cui è integrata nel suo
intorno sintattico. Per questo altri studiosi preferiscono usare le misure relati-
ve alla prima fissazione esclusivamente per investigare il processo di identifi-
cazione della parola, della sua forma e del suo significato. Fattori lessicali in-
trinseci hanno probabilmente un effetto più immediato sulla lettura rispetto ai
fattori sintattici perché il lettore ha diversi modi alternativi per integrare
un’anomalia sintattica (si veda Paragrafo 5.5.). Invece il mancato riconoscimen-
to di una singola parola porta conseguenze difficilmente rimediabili e quindi
più immediate (Clifton et al. 2007, p. 366). Inoltre è stato riscontrato che il di-
sturbo della lettura in seguito ad anomalia sintattica potrebbe non verificarsi
subito e proprio sulla parola critica, ma una o due parole dopo che l’anomalia è
stata riscontrata (Rayner, Simon 2004, p. 87). Per quanto riguarda l’effetto lessi-
cale relativo alla frequenza delle parole, va detto che l’effetto inversamente pro-
porzionale tra ranking di frequenza di una parola e tempi di fissazione per rico-
noscimento si attenua se la stessa parola è ripetuta a stretto giro di frase. A parti-
re già dal terzo incontro in un testo, i lettori guardano di meno anche le parole
meno frequenti. In generale, tutte le parole predicibili (e non solo quelle cono-
sciute) sono guardate di meno e sono più saltate delle parole meno predicibili
(Clifton et al. 2007).
Le misure che registrano i passaggi successivi al primo (numero e durata
delle fissazioni), il numero di regressioni, la lunghezza del cammino (path length)
e il tempo totale di lettura (total reading time) sono dette late measures o ‘misure
differite’. Mentre le misure immediate rendono conto dell’analisi iniziale della
frase da parte dei parlanti, sembra che le misure differite siano da collegare al
processo di rianalisi generale della frase. Ricerche più recenti suggeriscono inve-
ce che i processi di rianalisi sintattica e semantica causino solamente regressioni
sulla regione dell’anomalia e non influenzino i tempi totali di lettura (Clifton et
al. 2007). Il processo di rianalisi si rende necessario quando i parlanti si rendono
conto che la prima interpretazione di una frase non è quella corretta. Mentre gli
effetti riportati dalle misure precoci si riferiscono alle parole o alle porzioni che
vengono processate nel momento in cui vengono fissate, le misure differite pos-
sono registrare anche gli effetti sul processing delle parole che sono state prece-
dentemente fissate, riconosciute e immagazzinate nella memoria di lavoro, ma