Page 201 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Lo studio dei tracciati oculari (eye-tracking) nella ricerca sul linguaggio 183

multimediale), il cursore del mouse è semplicemente spostato nel punto di
fissazione iniziale e viene virtualmente generato un click. A differenza di altre
tecniche di selezione oculare dei link, l’approccio appena descritto ha il
vantaggio di richiedere un gesto oculare intenzionale, senza il rischio di
selezioni accidentali.


5. Eye-tracking e linguaggio

5.1. Eye-tracking: processing e competenza linguistica
Lo tecnica dell’eye-tracking è usata da circa trent’anni per indagare come la com-
petenza linguistica dei parlanti viene utilizzata in tempo reale per comprendere
le frasi. Dal modo in cui il soggetto di un esperimento legge una frase o guarda
un’immagine mentre ascolta una frase, i ricercatori cercano di desumere come e
quanto quel lettore sa una lingua, cioè cercano di risalire alla natura delle istru-
zioni mentali che riceve dalla sua Facoltà di Linguaggio (FL) o dal suo sistema
cognitivo (se non si crede che esista una FL). La domanda principale della ricer-
ca è verificare se esiste un legame tra schemi di lettura e grado di competenza
linguistica (Paragrafo 5.5.). L’ipotesi di base è che il lettore competente (nella sua
lingua madre o nella seconda lingua) legge in maniera diversa rispetto al lettore
non competente. L’eye-tracking – come altre tecniche psicolinguistiche compor-
tamentali – permette di fare inferenze sulla competenza linguistica solo indiret-
tamente, cioè mediante l’analisi del processing. L’analisi combinata dei movi-
menti delle pupille, quella dei tempi di reazione e dei giudizi di accettabilità (se
richiesti) apre una finestra sul modo in cui la lingua viene processata. Il pro-
cessing del linguaggio è l’insieme dei meccanismi che permettono ai parlanti di
isolare, classificare e infine raggruppare le parole a mano a mano che vengono
lette/ascoltate allo scopo di interpretare la frase. Competenza linguistica e
processing sono oggetti di studio differenti perché la capacità di processare un
dato fenomeno linguistico (per esempio, l’inversione dell’ausiliare per fare le
domande in inglese) non dipende solamente dalla presenza o meno
dell’informazione linguistica completa e dettagliata relativa a quel fenomeno
nella mente del parlante. Esistono infatti strategie di comprensione e di produ-
zione del linguaggio che minimizzano il ricorso all’informazione sintattica e
grammaticale e massimizzano invece l’utilizzo di euristiche probabilistiche e di
procedure inferenziali (Rastelli 2013, Capitolo 1). Poiché algoritmi linguistici ed
euristiche di natura non linguistica interagiscono anche nei normali processi di
lettura e comprensione del testo scritto, la tecnica dell’eye-tracking non può esse-
re utilizzata per isolare la competenza linguistica in astratto – cioè per indivi-
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