Page 17 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Introduzione XV
modelli psicolinguistici o neurofisiologici. Nel suo contributo, Cappa si sofferma
su come il dato sul processo patologico, indipendentemente dalla sua natura (le-
sione vascolare, tumorale, degenerativa), quando coinvolge le aree cerebrali spe-
cializzate, può rappresentare una ‘finestra’ sull’organizzazione cerebrale del lin-
guaggio.
Giovanna Egidi e Uri Hasson presentano un importante contributo dal tito-
lo Lo studio del linguaggio con la risonanza magnetica funzionale. La risonanza ma-
gnetica funzionale è una tecnica di neuroimmagine per lo studio dell’attività di
regioni cerebrali associate a funzioni cognitive, percettive e motorie che è stata
applicata allo studio del linguaggio fin dai primi anni ’90. Essa permette di regi-
strare l’attivazione all’unisono di più regioni cerebrali, evidenziando così insie-
mi di regioni che si coattivano e interagiscono nello svolgere una determinata
funzione. Il capitolo di Egidi e Hasson introduce il lettore alla tecnica e alla me-
todologia sperimentale della risonanza magnetica funzionale applicata allo stu-
dio di fenomeni linguistici. Gli autori sottolineano anche alcuni caveat interpreta-
tivi utili per districarsi nella sempre più ricca letteratura sul linguaggio basata su
questo metodo sperimentale.
Silvia Bisconti e Teresa Farroni presentano un contributo intitolato La spettro-
scopia nel vicino infrarosso funzionale (fNIRS) nello studio del linguaggio. Negli ultimi
decenni la spettroscopia nel vicino infrarosso (fNIRS) è stata applicata nella map-
patura funzionale del cervello influenzando in maniera significativa lo studio delle
funzioni cognitive sia negli adulti che negli infanti. La fNIRS è una tecnica di neu-
roimmagine sicura e non invasiva. I diversi vantaggi che la fNIRS offre nello stu-
dio del linguaggio hanno consentito di approfondire ampliamente i meccanismi
neurali in un ambiente confortevole, silenzioso e naturale. Nel capitolo Bisconti e
Farroni descrivono la tecnica fNIRS in maniera estremamente semplice e nel con-
tempo dettagliata e informativa, mettendone in luce gli aspetti positivi e anche gli
inconvenienti. Sono anche presentati e discussi alcuni studi fNIRS che hanno con-
tribuito allo studio dello sviluppo, della comprensione e della produzione del lin-
guaggio.
Il volume si chiude con il contributo di Marco Porta e Stefano Rastelli intitola-
to Lo studio dei tracciati oculari (eye-tracking) nella ricerca sul linguaggio. La prima
parte del capitolo è dedicata alla fisiologia e anatomia dell’occhio umano e alla
descrizione delle tecniche che hanno reso possibile nel corso degli ultimi tre de-
cenni la tracciatura sempre più precisa dei movimenti della pupilla. Nella prima
parte sono anche descritte le principali applicazioni dell’eye-tracking nel campo
biomedico, nel marketing, nel supporto della lettura di soggetti con deficit neuro-
cognitivi. La seconda parte del contributo è dedicata all’utilizzo dell’eye-tracking
nello studio sul linguaggio. Le metriche di lettura vengono riportate ai modelli