Page 146 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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linguaggio. Livelli più alti di valenza positiva corrispondono invece ad
attivazione più forte in regioni parietali inferiori e regioni mediali che
corrispondono a regioni di un network chiamato default-mode network (DMN) la
cui attività è in genere associata con l’elaborazione semantica sia spontanea,
indipendente da stimoli esterni (Buckner et al. 2008; Raichle et al. 2001), sia
linguistica (Binder et al. 2009). Questi risultati mostrano perciò come diversi
aspetti della risposta emotiva coinvolgano le stesse regioni associate
all’elaborazione linguistica e semantica. Ciò implica che non sia possibile parlare
di elaborazione del linguaggio indipendentemente dalle componenti emotive
che emergono durante la comprensione.
Si noti anche che le narrative sono spesso usate negli esperimenti per
descrivere scenari anche quando il linguaggio non è lo scopo della ricerca.
Per esempio, la letteratura sulla teoria della mente usa spesso narrative per
studiare come si attribuiscano ad altri credenze e intenzioni. Esperimenti di
neuroimmagine hanno mostrato che le regioni coinvolte nella teoria della
mente e le regioni associate alla comprensione della narrativa coincidono,
almeno in parte (Mar 2011), mostrando così anche una certa sovrapposizione
tra funzioni sociali di base e comprensione del linguaggio.
2.3.2. Il ruolo dell’attenzione
Non tutta l’attività delle regioni principalmente associate a funzioni linguistiche
riflette processi strettamente linguistici. L’attività osservata in queste aree
durante la comprensione può riflettere anche un’interazione fra le caratteristiche
dello stimolo a livello linguistico e le motivazioni dell’ascoltatore. Per esempio,
Cooper e colleghi (2011) hanno fatto ascoltare delle storie a dei partecipanti
chiedendo loro di fare attenzione a quando gli eventi accadevano o a dove
accadevano o a cosa accadeva. I risultati hanno mostrato che questo semplice
orientamento dell’attenzione a diversi aspetti della narrativa si associa a
differenze nell’attività di regioni coinvolte nella comprensione del linguaggio
(per esempio, il giro temporale superiore, il solco temporale superiore, e la parte
triangolare del giro frontale inferiore) con attività più forte per l’orientamento
dell’attenzione allo spazio e all’azione che al tempo.
L’influenza dell’attenzione sull’elaborazione linguistica non viene solo dalle
motivazioni di chi ascolta. Può essere l’informazione nel flusso linguistico stesso
a guidare i processi di attenzione durante la comprensione, e così coinvolgere
regioni aggiuntive usualmente associate a processi dell’attenzione. Per esempio,
Kristensen e colleghi (2012) hanno paragonato l’attività associata all’ascolto di