Page 144 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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126 G. Egidi, U. Hasson

sostengono altre funzioni cognitive oltre al linguaggio. Questi possono essere
considerati dei ‘processi di base’, in quanto svolgono le stesse funzioni o
funzioni analoghe anche in ambiti non linguistici. Un processo di base è, per
esempio, la capacità di rappresentare l’informazione statistica di un flusso di
dati in input, che è considerata una funzione linguistica fondamentale per
l’acquisizione di una grammatica (Saffran 2003; Thompson, Newport 2007). In
realtà, questa funzione si svolge anche con input meno complessi e con cui
abbiamo meno familiarità che il linguaggio, come stimoli musicali o richiami di
uccelli (Seger et al. 2013; Tremblay et al. 2012) e non è perciò caratteristica
esclusiva dell’elaborazione del linguaggio.
Infine, la natura stessa del segnale BOLD può indurre nell’errore a
serratura. Variazioni nel segnale possono essere causate da processi interamente
fisiologici, come, per esempio, variazioni del battito cardiaco o dell’attività
respiratoria correlata con le diverse condizioni sperimentali. Alcune regioni in
cui fluttuazioni BOLD variano in conseguenza di processi fisiologici coincidono
con regioni associate con l’elaborazione semantica (per esempio, il giro angolare
e il giro frontale superiore mediale; Raichle et al. 2001). Tuttavia, dal punto di
vista dell’elaborazione del linguaggio, queste fluttuazioni del segnale BOLD
sono puramente epifenomeniche.
I paragrafi che seguono offrono una carrellata delle situazioni più comuni
in cui si può commettere l’errore a serratura, ma mostrano anche come lo si
possa evitare prendendo in considerazione non solo la letteratura sul linguaggio
ma anche quella su altre funzioni cognitive.



2.3.1. Il caso della narrativa: struttura a eventi, risposte emotive e teoria della mente
I processi d’integrazione semantica linguistica sono spesso studiati tramite
narrative di varia lunghezza (per esempio, Humphries et al. 2001; Kuperberg et
al. 2006; Wallentin et al. 2011). Tuttavia, i processi d’integrazione identificati da
questi studi sul linguaggio non sono sempre specifici per il linguaggio. Essi
sono talvolta condivisi da altre funzioni. Per esempio, si consideri un
esperimento in cui sono state usate coppie di frasi o sequenze di suoni con lo
stesso significato (come, per esempio, ‘ci fu uno sparo e qualcuno scappò via’ o
‘il suono di uno sparo e il suono di passi che si allontanano velocemente’;
Humphries et al. 2001). I risultati hanno mostrato che l’ascolto di entrambi i
tipi di stimoli evoca attività in regioni temporali associate con l’elaborazione
semantica, mostrando così un sostrato neurale comune per la comprensione
sia di frasi che di sequenze di suoni.
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