Page 140 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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posteriore (Friederici 2011, Friederici 2012), la parte opercolare del giro frontale
inferiore (Friederici 2011, Price 2010), il planum temporale, e la parte ventrale
del giro supramarginale (Price 2010).
Al livello della frase e del discorso, l’elaborazione semantica è stata
individuata in un network meno lateralizzato, che comprende il giro temporale
medio, il lobo temporale anteriore e le parti triangolare e orbitale del giro
frontale inferiore (Friederici 2012), le parti anteriori e posteriori del giro
temporale medio, e il giro angolare (Price 2012). Il contributo del lobo temporale
anteriore è però dibattuto (Binder, Desai 2011) e altre regioni sono state proposte
per l’elaborazione semantica: il giro supramarginale, il giro fusiforme, il giro
paraippocampale, la corteccia prefrontale dorsale e ventrale, la corteccia
cingolata posteriore (Binder, Desai 2011; Binder et al. 2009). Quest’ultima, in
unione con il precuneo, e molte delle regioni sopra riportate sono state
individuate anche per processi d’integrazione al livello del discorso (Price 2010).
Per quanto riguarda l’interazione fra elaborazione semantica e sintattica,
una teoria ha proposto che essa avvenga nel giro frontale inferiore sinistro
(Hagoort 2005), e un’altra che avvenga nei giri temporale inferiore e fusiforme
sinistri (Kuperberg et al. 2000). Tuttavia, anche altre regioni sono sensibili sia a
caratteristiche sintattiche che semantiche. Per esempio, il planum temporale e la
parte ventrale del giro supramarginale si attivano quando la comprensione è
resa più difficile a livello sintattico, semantico, e perfino percettivo (Price 2010).
La parte posteriore del giro e del solco temporali superiori rispondono ad
ambiguità sia sintattiche che semantiche (Friederici 2011). Anche al giro angolare
è stato attribuito un ruolo integratore di informazione sintattica e semantica nel
costruire il significato generale di una frase (Humphries et al. 2006). Per quanto
riguarda il giro frontale inferiore, la sua funzione sembra essere ancor più
generale: esso viene particolarmente attivato quando la comprensione delle frasi
diventa più difficile, specialmente quando c’è maggiore richiesta di elaborazione
semantica. Ciò avviene principalmente nelle parti più anteriori (triangolare e
orbitale; Friederici 2011; Price 2010).
Il ruolo specifico di tutte queste regioni all’interno dei network in cui si
attivano non è ancora stato definito. Diversi ruoli funzionali sono stati proposti.
È stato suggerito, per esempio, che le aree temporali anteriori si attivino
maggiormente per associazioni semantiche di maggiore specificità e i poli
temporali rispondano più spesso a esigenze d’integrazione al livello del discorso
(Price 2012). L’attivazione del giro angolare è stata associata all’attivazione di
concetti semantici (Obleser, Kotz 2009) o al recupero di conoscenze generali
(Binder et al. 2009). Riguardo al precuneo e cingolato posteriore è stato proposto
che contribuiscano all’aggiornamento della rappresentazione di una narrativa