Page 31 - Federico Focher (a cura di), PIERRE-LOUIS MOREAU DE MAUPERTUIS Lettere filosofiche e scientifiche
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Lettere filosofiche e scientifiche
Notizia storica spettante alla vita del Sig. di Maupertuis, del Traduttore
Pietro Ludovico Moreau di Maupertuis membro primario della regia Accademia delle
scienze di Parigi, e delle erudite società, imperiale Petropolitana, regia di Londra, di
Berlino, di Upsal, e dell’Instituta di Bologna, nacque nella Città di S. Malò nella parte
settentrionale della Bretagna, da Renato Moreau di Maupertuis nobilissimo fra i nobili di
quella Provincia, ed insignito del regio Ordine di S. Michele, e da Giovanna Eugenia
Baudrania. Da giovane si ascrisse alla milizia fra i regii moschettieri colla mira
principalmente di meritarsi, col valore, e colla fedeltà, la grazia del suo Re, e per sempre
più assicurarsi i fregi dell’avita sua nobiltà; e in breve tempo ottenne un posto di Tribuno
nella Cavalleria dell’Esercito Francese. Sebbene dovea egli attendere ai doveri del suo
impiego, non permise, che stassero in silenzio le Muse, e si applicò seriamente alla
Filosofia, ed alle Matematiche, sicuro, che un soldato instrutto in queste dottrine può
meglio servire alla Patria, ed al Re, e riflettendo esser assai cosa decorosa, che un cuor
generoso dedichi alla salute pubblica non solamente il sangue, ma anche l’ingegno, e le
forze tutte dell’Animo. Non soffrirono però lungo tempo le Muse, che i sublimi talenti di
un Uomo così grande si perdessero fra lo strepito militare, ma lo fecero risolvere ad
abbandonare le armi, e tutto a lor consacrarsi; lo che esequito, in preda agli studi più gravi
interamente lasciossi. Presentandosi alla reale Accademia delle scienze di Parigi, diede
ben tosto prove della sua perizia nell’Astronomia, e geometria e si acquistò stima, ed una
venerazione universale da quel ragguardevol consesso di Filosofi, il quale nel 1731 gli
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assegnò luogo, e stipendio fra i suoi membri, sostituendolo al cel. Saurino, che per la
sua impotente vecchiezza gli cedette il suo posto. Nel principio dell’anno 1735 fu dal
Cristianissimo Re di Francia destinato secondo Direttore dell’Accademia, e poco dopo
ottenne un seggio nell’Accademia Francese. In appresso per la grandezza de’ suoi meriti,
e per la fama delle sue insigni virtù fu acclamato fra i membri dell’Accademia delle
scienze eretta dall’Imperador delle Russie Pietro I e la società Brittanica lo segnò tra i
suoi fasti, esempio imitato dalle più illustri Accademie d’Europa, e d’Italia. Valendosi
egli pertanto della profonda perspicacia della sua mente per conoscere i più sublimi
misteri della Geometria, si pose a discutere le leggi del sistema del Mondo, e promosse
un esame assai stretto sull’Attrazione, la quale dal grand’Interprete della Natura Kav.
Newton, era stata, quasi un’ipotesi, proposta, spiegando colla forza della Geometria, e del
calcolo matematico l’attrazione medesima, e la sua provenienza, e la diversa cagione
della gravità del moto de’ corpi fluidi intorno al loro asse. L’anno 1733 uscì alla luce un
elegantissimo parto dell’ingegno del nostro Maupertuis, il quale tutta pose la Letteraria
Repubblica in una somma attenzione, e una gloria singolare produsse al suo dottissimo
Autore. Eccone una breve notizia. Fu dagli antiche Geografi francamente creduto, che il
globo terracqueo fosse perfettamente ritondo, e però divisero il circolo meridionale in
gradi eguali, lo che dai moderni Filosofi è stato ritrovato al contrario. L’illustre Newton
con ragioni non disprezzabili dimostrò, che la Terra per cagion del suo moto diurno,
vicino ai poli dovea andarsi appianando, e che non potea mantenere la figura sferica, ma
che dovea essere di figura sferoidale compressa. Ciò fu a maraviglia confermato
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coll’osservazione de’ pendoli, la quale si debbe al celebre Richerio, che la publicò nel
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1672. Nello stesso parere cadde Ugenio, e questi fu seguitato da Astronomi di gran nome,
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