Page 51 - Ettore Dezza, Lezioni di storia del processo penale, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Capitolo 5 – La Constitutio Criminalis Carolina

forma accusatoria di avvio del procedimento, ma quest’ultima risulta definita in termini
talmente onerosi per la parte privata da rendere comunque preferibile il ricorso
all’azione pubblica. Il dato da sottolineare è rappresentato dal fatto che la fonte
precipua del legislatore della città di Worms in tema di processo penale è costituita
dalla tradizione dottrinale italiana di matrice romano-canonica che, come sappiamo,
trova il proprio punto di partenza nell’opera di Alberto da Gandino: da questo punto di
vista la Wormser Reformation rappresenta dunque un capitolo non secondario della già
ricordata vicenda relativa alla Recezione del diritto comune in Germania.



5.1.2. Le Ordinanze Criminali di Massimiliano I
La Wormser Reformation è seguita, in ordine cronologico, da due provvedimenti di
diversa natura, noti sotto il nome di Maximilianischen Halsgerichtsordnungen
(Ordinanze Criminali Massimilianee). Si tratta della Tiroler Malefizordnung (Ordinanza
Tirolese sui Malefici), promulgata dall’imperatore Massimiliano I d’Asburgo nel 1499
per la Contea del Tirolo, e della successiva Radolfzeller Halsgerichtsordnung (Ordinanza
Criminale di Radolfzell), promulgata dallo stesso sovrano nel 1506 allo scopo di
estendere – con qualche lieve modifica – la vigenza della prima a tutti i domini della Casa
d’Austria. Al contrario della legislazione della città di Worms, le Ordnungen di
Massimiliano I rappresentano la più importante manifestazione a livello legislativo degli
sviluppi della prassi inquisitoria svoltisi internamente alla tradizione germanica e in
modo indipendente dagli sviluppi dottrinali di diritto comune. La massima discrezionalità
attribuita ai funzionari pubblici è in questo caso accompagnata dal particolare ruolo
affidato in materia probatoria agli scabini, che assistono alla tortura e con la loro
testimonianza sono in grado di rendere irrevocabile e definitiva la confessione in tal
modo ottenuta.



5.1.3. Le Ordinanze di Bamberg e del Brandenburg
Assai più importanti ai fini dei successivi sviluppi della legislazione processuale nei Paesi
Tedeschi sono le due normative denominate Bambergische Halsgerichtsordnung
(Ordinanza Criminale di Bamberg, in latino Costitutio Criminalis Bambergensis) e
Brandenburger Halsgerichtsordnung (Ordinanza Criminale del Brandenburg, in latino
Constitutio Criminalis Brandenburgica). La prima viene pubblicata nel 1507 dal principe
vescovo di Bamberg; la seconda ripropone quasi alla lettera il testo di Bamberg e viene
promulgata nel 1516 dal principe elettore del Brandenburg. Entrambe sono opera di
Johann von Schwarzenberg (1463-1528), abile e versatile funzionario di palazzo che, pur
conoscendo probabilmente solo di seconda mano le fonti della dottrina italiana romano-
canonica, costruisce una struttura procedurale di indubbia sapienza mediando tra
contenuti sostanziali dedotti da queste ultime e forme esteriori desunte dalla tradizione
germanica. La Bambergensis in particolare si segnala per certe dichiarazioni di principio
che contrastano con la sostanziale severità dei contenuti. Vi si trova ad esempio (art. 13)


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