Page 41 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 23
Come già sottolineato l’EEG è una misura di una quantità fisica differenziale (la
differenza di potenziale) e quindi sono necessari almeno due elettrodi per otte-
nere un segnale. Nelle applicazioni cognitive si utilizza un montaggio monopo-
lare ovvero si ha un unico sito di riferimento relativamente al quale sono misu-
rate le differenze di potenziale in differenti punti dello scalpo. Montaggi bipola-
ri, per i quali per ogni sito di misura attivo si ha un riferimento indipendente,
sono talvolta utilizzati per il monitoraggio dei movimenti oculari ponendo elet-
trodi sopra e sotto gli occhi e amplificando la differenza fra questi siti. La scelta
del riferimento è arbitraria: in linea di principio il riferimento dovrebbe essere
distante dai siti di interesse in quanto le differenze fra siti contigui sono più pic-
cole e risentono quindi maggiormente di artefatti e rumore di amplificazione,
d’altra parte se tale sito è distante catturerà non solo l’attività elettroencefalogra-
fica ma anche quella di altri organi fra il riferimento e i siti attivi. Anche se si
possono utilizzare riferimenti non encefalici, i riferimenti maggiormente utiliz-
zati sono i lobi dell’orecchio, la punta del naso o il vertice della testa (Cz). In ge-
nerale la maggior parte degli studi sulla comprensione frasale utilizza il lobo
dell’orecchio o l’osso mastoide dietro l’orecchio. Una volta raccolti i dati è possi-
bile manipolarli tramite semplici combinazioni lineari per rappresentarli come
se fossero stati raccolti con un riferimento differente, ma tale procedura ha sem-
pre un costo in termini di rapporto segnale-rumore. Nella maggior parte degli
studi sul linguaggio si utilizza in fase di analisi il riferimento alla media
dell’attività dei mastoidi (destro e sinistro), ricalcolato a partire da una acquisi-
zione con uno dei mastoidi come riferimento effettivo e l’altro come sito attivo
(un’alternativa talvolta usata è un collegamento hardware tramite una resistenza
degli elettrodi posti sui mastoidi in modo da ottenere una registrazione originale
riferita alla media dei due mastoidi, ma si veda a proposito Miller, Lutzenberger,
Elbert 1991). In generale è importante che il contatto elettrico sia stabile e buono
per il sito di riferimento ed è consigliabile scegliere il riferimento utilizzato dalla
letteratura scientifica con la quale si intende confrontare i dati di uno specifico
esperimento. Oltre ai siti attivi e al sito di riferimento, è necessario un ulteriore
sito di terra (ground) per l’amplificazione differenziale dei segnali che è tipica-
mente anch’esso un sito encefalico. La scelta dello specifico sito di terra non in-
fluenza la distribuzione topografica del segnale. Oltre ai siti attivi di interesse è
bene utilizzare elettrodi attivi attorno agli occhi per monitorare gli artefatti ocu-
lari che sono, come vedremo, fra gli artefatti più complessi da evitare e trattare.
La bontà del contatto elettrico è tipicamente verificata misurando la resistenza al
passaggio di una debolissima corrente alternata, detta impedenza che di norma
va tenuta sotto i 5/10 kΩ, e dalla visualizzazione del segnale a monitor prima
dell’esecuzione dell’esperimento.