Page 44 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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26 F. Vespignani
Figura 2. Rappresentazione schematica del processo di average
All’interno delle varie ripetizioni degli eventi si può assumere che molti dei
segnali artefattuali, così come le attività neurali non strettamente connesse
all’evento sotto indagine, abbiano una insorgenza casuale all’interno di ogni
singola epoca (non siano time-locked all’evento) e quindi tendano a cancellarsi
l’un l’altro nella procedura di average. Le caratteristiche del segnale elettrico
che invece si ripetono sistematicamente con la stessa latenza (intervallo di
tempo fra l’evento e la deflessione EEG), polarità (positiva o negativa) e distri-
buzione topografica sullo scalpo a ogni singola prova tenderanno a sommarsi
emergendo in modo più chiaro nella forma d’onda media (average) che nelle
singole epoche. La procedura di average ha quindi lo scopo di far emergere
deflessioni sistematiche delle differenze di potenziale elettrico nel tempo rela-