Page 51 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 33
Nello scarto manuale è importante che lo scarto sia svolto da uno stesso
operatore e utilizzando lo stesso criterio per ogni partecipante. I criteri di scar-
to devono essere definiti a priori e lo scarto di ogni epoca deve essere giustifi-
cato da chiara evidenza relativamente alla presenza di uno specifico artefatto.
Il ricercatore deve tenere nota di quali tipologie di artefatti sono considerate
nella scelta di accettare o scartare un’epoca e tali criteri andrebbero riportati
esplicitamente all’interno delle pubblicazioni, rendendo così la procedura
maggiormente replicabile in successivi studi. Un ulteriore miglioramento della
replicabilità della procedura è quella di fare svolgere indipendentemente la
reiezione degli artefatti da due operatori esperti indipendenti e verificare che
la maggior parte delle epoche scartate siano le stesse e, in generale, la percen-
tuale di epoche scartate non differisca significativamente. Sarebbe inoltre im-
portante che durante l’ispezione non fossero presenti indicazioni sulla condi-
zione sperimentale dell’epoca ispezionata per evitare che (anche implicitamen-
te) il ricercatore sia influenzato nelle scelte dalle specifiche ipotesi dello studio.
Per lo scarto automatico sono disponibili vari algoritmi e parametri che
possono essere usati nello scarto di epoche ‘devianti’ rispetto al pool di dati
disponibili per un soggetto anche se tipicamente si preferisce utilizzare criteri
più semplici e indipendenti dalle caratteristiche del segnale raccolto dal singo-
lo soggetto. Il criterio maggiormente usato negli studi sulla comprensione fra-
sale è il criterio di superamento di una soglia massima di differenza di poten-
ziale di una singola epoca o in un periodo del tracciato dell’epoca. La logica di
tale procedura è che se per un singolo canale la differenza fra valore minimo e
massimo del segnale in un dato periodo di tempo supera una data soglia è al-
tamente probabile che l’epoca sia affetta da un artefatto di ampiezza rilevante.
La scelta della soglia è funzione di molte variabili; fra queste possono essere
elencate la lunghezza dell’epoca o del periodo scelto per il calcolo (più lunga è
l’epoca più la soglia deve essere ampia in quanto segnali lenti cerebrali posso-
no generare differenze più ampie), il canale sul quale si opera la misura (se si
hanno a disposizione segnali oculari differenziali, può essere utilizzata una
soglia più bassa su tali siti per essere sicuri di rimuovere artefatti oculari), la
qualità generale dei dati (se i segnali sono in generale rumorosi, una soglia
troppo bassa può portare ad una eliminazione di molte epoche con artefatti
che possono essere anche efficacemente rimossi dalla procedura di average), il
tipo di filtraggio di frequenza che è stato adottato prima della procedura di
scarto (più i dati sono stati filtrati più bassa può essere posta la soglia, con il
rischio però che anche gli artefatti siano stati ridotti e quindi la procedura pos-
sa eliminare anche dati utili). In generale è consigliabile utilizzare parametri di
scarto simili a quelli utilizzati dalla letteratura di riferimento dello specifico