Page 47 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
P. 47

















Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 29

ratteristiche elettriche della cute, ai movimenti oculari e blink (ammiccamenti:
apertura e chiusura delle palpebre), al segnale elettrocardiaco. Oltre questi
segnali, prodotti da altri organi vanno considerati anche segnali cerebrali non
relati agli eventi cognitivi di interesse e in particolare le onde alfa, ampi segna-
li periodici con frequenza attorno agli 8 Hz tipicamente generati in stato di
veglia rilassata. Nel caso sia richiesta una risposta motoria al compito vanno
considerati anche i potenziali elettrici cerebrali premotori (lateralized readiness
potentials) e motori necessari allo svolgimento del compito. Importante, per
minimizzare tali artefatti, è:

a. utilizzare un paradigma sperimentale che minimizzi tali artefatti,
in particolare è preferibile che durante il periodo di registrazione
di interesse non siano richieste risposte comportamentali e che gli
stimoli non inducano movimenti oculari, di qui l’utilizzo nello
studio dei processi di comprensione frasale della presentazione
visiva delle parole una alla volta al centro dello schermo e con
ritmo di presentazione fisso, evitando che i partecipanti proceda-
no nella lettura tramite pressione di un tasto (procedura di self-
paced reading);
b. una corretta informazione e adeguate istruzioni fornite al parte-
cipante prima dell’inizio della fase sperimentale: può essere utile
mostrare a monitor ai partecipanti l’effetto di movimenti oculari
e tensione dei muscoli facciali o del collo per aiutarli a compren-
dere l’importanza di evitare movimenti durante le fasi di raccolta
di dati. In particolare è utile chiedere ai partecipanti di non muo-
vere gli occhi o chiudere le palpebre (blink) durante la presenta-
zione del materiale linguistico. In alcuni casi si utilizza uno sti-
molo che richiede ai soggetti di ammiccare in momenti di pausa
fra una prova e l’altra, in altri si utilizzano dei brevi blocchi di
prove e nelle pause i partecipanti possono muoversi e rilassarsi.
Un’ulteriore tipologia di artefatto particolarmente insidioso per la misura dei
potenziali evocati cognitivi relati all’elaborazione del linguaggio sono lente
variazioni del potenziale dovuti a variazioni della conduttanza cutanea o delle
proprietà fisiche del contatto gel-elettrodo; tali potenziali che possono essere
generati da risposte emotive sono generati anche dalla sudorazione, è pertanto
consigliabile evitare la raccolta di dati EEG in ambienti caldi e umidi. A propo-
sito si veda Kappenman e Luck (2010) che mostrano come tali parametri siano
almeno altrettanto importanti quanto il livello di impedenza.
   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52