Page 35 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
P. 35
Gli ERP nello studio dei processi di comprensione frasale 17
degli svantaggi, sempre relativamente ai classici metodi della linguistica e del-
le altre metodologie esposte in questo volume. Lo svantaggio principale consta
nella rumorosità del dato. Fino a Berger (1929) e anche negli anni immediata-
mente successivi gli scienziati nutrivano forti dubbi relativamente al fatto che
si potessero ottenere misure legate all’attività neurale dell’essere umano misu-
rando differenze di potenziale elettrico fra elettrodi semplicemente apposti
sulla superficie dell’encefalo (scalpo) e non all’interno dell’encefalo (registra-
zioni intracraniche). Già dalle ricerche di Volta e Galvani era noto che i segnali
elettrici sono alla base della fisiologia umana e ricerche sull’animale avevano
permesso di scoprire che il funzionamento delle cellule che compongono il
sistema nervoso centrale (SNC) avviene tramite variazioni del potenziale elet-
trico dell’ordine del millesimo di Volt (mV). Ciò che appariva sorprendente è
che le differenti cariche e scariche dei singoli neuroni potessero generare delle
differenze di potenziali coese e sufficientemente ampie da poter essere rilevate
sulla superficie di un volume formato da sostanze che ben conducono
l’elettricità, quali quelle che compongono l’encefalo umano.
Effettivamente le variazioni di potenziale elettrico rilevabili sullo scalpo
sono di circa tre ordini di grandezza inferiori rispetto alle differenze di poten-
ziali esprimibili da un singolo neurone. La misurazione di differenze di poten-
ziale dell’ordine del micorvolt (µV, milionesimo di Volt) richiede una forte
amplificazione del segnale. Tale amplificazione fa sì che anche altri deboli se-
gnali elettrici prodotti sia dagli altri organi dell’essere umano che da altri ap-
parati elettrici presenti nell’ambiente di misura o dall’apparato di misura stes-
so siano mescolati con il segnale di interesse (le differenze di potenziale dovu-
te all’attività cognitiva sotto indagine).
La conseguenza di ciò è che il segnale a cui siamo interessati è in qualche
modo nascosto all’interno di una ampia gamma di segnali di origine differen-
te. Questo specifico svantaggio della tecnica è tecnicamente indicato in termini
di basso rapporto segnale-rumore della misura fisica di partenza (l’EEG). Il
metodo che permette di fare emergere il segnale di specifico interesse che pre-
sentiamo in questo capitolo è fondato sullo svolgimento di misure ripetute,
ovvero sulla ripetizione, con materiale linguistico differente dello stesso even-
to mentale. La necessità tecnica di presentare un gran numero di ripetizioni
della stessa situazione è un forte vincolo di paradigma che porta allo svantag-
gio pratico di non poter indagare molte condizioni sperimentali in uno stesso
esperimento e non poter studiare fenomeni particolari della lingua per i quali,
ad esempio, il numero limitato degli elementi lessicali non consente la creazio-
ne di un numero sufficiente di stimoli.