Page 34 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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16 F. Vespignani
time and language: For the next century, timing is (almost) everything (Osterhout
2000). È chiaro che il complesso dei processi necessari alla comprensione del
linguaggio coinvolge praticamente tutte le facoltà cognitive (attenzione,
percezione, memoria di lavoro, memoria a lungo termine, ragionamento) in
rapida sequenza e sono svolti immediatamente, in modo ciclico e incrementale
durante la percezione delle singole parole (Frazier, Clifton 1996). L’importanza
quindi di sviluppare misure on-line è particolarmente cogente per questo
specifico ambito di ricerca e spiega il successo della tecnica ERP negli studi di
comprensione frasale.
1.2. Vantaggi e svantaggi
Ingenuamente, si tende spesso a pensare che tecniche più moderne, costose o
tecnologicamente sofisticate siano genericamente migliori. Questo è un falso
concetto: in generale la ricerca scientifica dispone, per ogni specifico ambito, di
una serie di metodologie (strumenti, tecniche e paradigmi sperimentali), cia-
scuna delle quali si può rivelare migliore delle altre per rispondere a specifici
quesiti.
I vantaggi della metodologia ERP nello studio della comprensione del lin-
guaggio rispetto ad altre tecniche sono principalmente la risoluzione tempora-
le e la multidimensionalità degli indici (delle variabili dipendenti). La tecnica
permette infatti di avere informazioni con una risoluzione temporale nominale
dell’ordine del millisecondo (ms), senza alcun ritardo (i segnali elettrici pro-
dotti dai neuroni sono trasferiti all’apparato di misura alla velocità della luce)
e con continuità, durante l’elaborazione mentale dello stimolo linguistico. La
multidimensionalità è data invece dal fatto che l’indice, ovvero la differenza di
potenziale elettrico rispetto a un dato sito di riferimento può essere sia positi-
va che negativa (polarità) e viene misurata in differenti siti dell’encefalo trami-
te molteplici elettrodi posti sullo scalpo (distribuzione topografica). Tale mul-
tidimensionalità implica la possibilità di ottenere degli indici che sono in gra-
do, come vedremo nel dettaglio in questo capitolo, non tanto di stimare se una
data condizione sperimentale si differenzia dall’altra in termini di difficoltà di
elaborazione (più difficile o facile da elaborare) ma piuttosto se difficoltà di
elaborazione introdotte da differenti fattori linguistici si qualificano in termini
di coinvolgimento di differenti substrati neurali e, conseguentemente, in ter-
mini di differenti operazioni mentali.
A questi vantaggi, chiari per chi voglia studiare l’architettura e i meccani-
smi cognitivi sottesi all’elaborazione del linguaggio, si contrappongono anche