Page 175 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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fNIRS nello studio del linguaggio 157
irregolari. Tale risposta è stata attribuita dagli autori alla conversione grafema-
fonema che caratterizza il percorso fonologico della lettura.
La percezione delle modulazioni ritmiche basse riveste un ruolo importante
per il linguaggio e per la capacità di leggere. In uno studio sul ritmo del
linguaggio, Kovelman et al. (2012) hanno studiato la percezione dei suoni nella
corteccia frontale e temporale. I soggetti di 6-9 anni ascoltavano passivamente
dei blocchi di ‘beeps’ a diverse frequenze 0.5 Hz, 1.5 Hz e 3.0 Hz. I risultati dello
studio dimostrarono una maggiore attivazione nel giro temporale superiore
sinistro solo quando i soggetti ascoltavano i suoni a una frequenza di 1.5 Hz. Il
coinvolgimento delle aree deputate al linguaggio (giro temporale superiore
sinistro) non risultava altrettanto evidente durante la percezione dei suoni a una
frequenza di 0.5 Hz o 3.0 Hz. Gli autori spiegarono questa sensibilità affermando
che tali frequenze potrebbero aiutare la segmentazione del flusso linguistico
favorendo il riconoscimento delle parole e delle frasi. Nella regione temporale
posteriore si evinceva una maggiore attivazione dell’emisfero destro in risposta
alle diverse frequenze. Ciò potrebbe indicare che l’emisfero destro è deputato
alla discriminazione dei suoni.
Gli studi fNIRS fino ad ora presentati hanno messo in luce come l’emisfero
sinistro del cervello, già a partire dai primi mesi di vita, sia particolarmente
sensibile a stimoli fonetici, sillabe o parole che sono affini alla lingua nativa dei
soggetti coinvolti negli studi. Ciò è in accordo con la presenza nell’emisfero
sinistro dell’area di Broca, localizzata nella terza circonvoluzione frontale e
dell’area di Wernicke, localizzata nella parte posteriore del solco temporale
superiore. Tali aree sono coinvolte nella produzione e comprensione del
linguaggio scritto e parlato.
2.2. La fluenza verbale
Il linguaggio permette agli esseri umani di convertire significati complessi e
astratti attraverso una sequenza lineare di suoni del discorso. La fNIRS è stata
ampliamente applicata nella produzione del linguaggio sia per comprendere i
correlati neurali legati all’uso del linguaggio, sia per capire la risposta cognitiva
durante l’acquisizione di una nuova lingua.
Nell’ambito dello studio delle basi neurali del linguaggio, molti studi
fNIRS si sono focalizzati sulla lateralizzazione del linguaggio. A tale scopo
Tupak et al. (2012) investigarono la risposta emodinamica nella corteccia
frontotemporale in relazione a un compito di fluenza verbale semantico e
fonemico. Sebbene l’abilità richiesta potesse sembrare molto simile, generare