Page 171 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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fNIRS nello studio del linguaggio 153

fNIRS molto silenziosa, è possibile presentare gli stimoli linguistici come in una
situazione naturale, avendo così l’opportunità di indagare anche la capacità di
discriminare differenze linguistiche sottili, come nel caso dei fonemi. Questa
metodologia può essere applicata anche nei bambini che non possono essere
studiati in campi magnetici forti, lasciando che i soggetti siano monitorati, ad
esempio stando in compagnia dei familiari. Di seguito verranno presentati e
discussi diversi studi fNIRS che hanno contribuito allo studio dello sviluppo, della
comprensione e della produzione del linguaggio.



2.1. Lo sviluppo del linguaggio
Il linguaggio può essere definito come la capacità dell’uomo di esprimersi e
comunicare tramite un sistema di simboli, in particolare di segni vocali e grafici.
Il suo sviluppo ha suscitato da sempre molto interesse per l’importanza che tale
funzione cognitiva ricopre nell’interazione con altri esseri viventi. Al di là delle
caratteristiche comuni a tutte le lingue, la conoscenza di una specifica lingua
richiede la capacità di riconoscere le caratteristiche prosodiche e fonologiche, la
conoscenza delle rappresentazioni lessico-semantiche e la padronanza delle
regole sintattiche. Inoltre, essendo il linguaggio utilizzato in un contesto sociale,
il suo uso dipende anche dalle convenzioni culturali metalinguistiche.
Sebbene la padronanza del linguaggio vada oltre la sua percezione, l’analisi
delle caratteristiche uditive di un discorso, sembra un fattore fondamentale per
stabilire dei punti di ancoraggio che rendano possibile la segmentazione delle
unità linguistiche. Mentre negli adulti l’informazione semantica e lessicale, così
come quella pragmatica e contestuale, favoriscono il riconoscimento delle unità
linguistiche del discorso, nei neonati o negli adulti che devono acquisire una
lingua straniera, le caratteristiche acustiche sono cruciali per la sintonizzazione
nel linguaggio e l’identificazione delle caratteristiche segmentali (ad esempio,
fonemi) e soprasegmentali (prosodia non lessicale). L’abilità di distinguere
differenti contrasti fonemici e l’uso degli stimoli prosodici per segmentare il
discorso e assegnare uno stato lessicale è una caratteristica pre-lessicale
rilevante, così come la capacità di estrarre delle regole statistiche che guidano la
segmentazione del flusso del discorso in fonemi, sillabe, parole con lo scopo di
aiutare la comprensione della sintassi e del lessico.
La capacità dei neonati di elaborare regolarità statistiche nella struttura del
linguaggio è stata investigata attraverso la fNIRS da Gervain et al. (2008). Ai
neonati venivano presentate delle sequenze di sillabe contenenti sia delle sillabe
ripetute di seguito (ABB; ad esempio, ‘mubaba’) sia delle sillabe random (ABC;
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