Page 126 - Fabio Gasti (a cura di), Seneca e la letteratura greca e latina. Per i settant’anni di Giancarlo Mazzoli, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Certamente si potrebbe pensare così. Il mito tradotto in versi in misura eccessiva può
risultare noioso, ma se dietro la figura di Ercole si deve vedere quella di Nerone, i cui
eccessi dovevano essere vissuti a Roma ogni giorno, le ‘rodomontate’ di Ercole si ac-
cendono di significato. E dunque gli ascoltatori potevano, a seconda delle loro convin-
zioni, sentire un brivido o provare divertimento.
2.7. Il katasterismos di Ercole
Quando Ercole è in punto di morte a causa del veleno della camicia di Nesso, il coro si
abbandona a lamenti interminabili. Si consola al pensiero che il defunto venga tramuta-
to in astro nel cielo (vv. 1564-1575):
sed locum virtus habet inter astra.
sedis arctoae spatium tenebis 1565
an graves Titan ubi promit astus?
an sub occasu tepido nitebis,
unde commisso resonare ponto
audies Calpen? loca quae sereni
deprimes caeli? quis erit receptor 1570
tutus Alcide locus inter astra?
horrido tantum procul a leone
det pater sedes calidoque cancro,
ne tuo vultu tremefacta leges
astra conturbent trepidetque Titan. 1575
Ogni uomo colto aveva in mente il futuro katasterismos di Ottaviano del proemio delle
Georgiche di Virgilio (georg. 1,24-39) e il futuro katasterismos di Nerone del Bellum
Civile di Lucano (1,45-59). E dunque il passo citato poteva essere riferito al futuro
katasterismos di Nerone.
Cosa se ne può dedurre? Virgilio aveva composto un vero omaggio; ma già i versi
di Lucano – sicuramente a ragione – vengono spesso interpretati come ambigui, ironici.
E dunque appare improbabile poter interpretare in modo ingenuo questi versi corali
come elogio, soprattutto dopo la rappresentazione negativa che viene data di Ercole
nella prima parte della tragedia. Per il momento è sufficiente osservare che, anche in
questo passo, dietro la figura di Ercole è da intravvedere quella di Nerone.
Da un punto di vista metodologico emerge un elemento importante per la
comprensione dell’intera opera: come l’elogium all’imperatore di Lucano, anche molte
parti dell’Oetaeus possono essere lette pro o contro Nerone, a seconda delle opinioni di
chi le recepisce.
Naturalmente ciò costituiva anche una difesa contro i delatori troppo zelanti.
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«Things are written so that different people will understand them on different levels».
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Calder (1976, p. 5: sul significato politico dell’Oedipus).