Page 132 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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114 G. Egidi, U. Hasson

Regioni con un alto grado di connettività (e che perciò sono chiamate hub)
hanno un ruolo importante nel regolare il flusso e l’integrazione d’informazione.
Alcune di queste aree occupano una posizione centrale in un gruppo di regioni
limitrofe, altre collegano gruppi di regioni anatomicamente distanti (Sporns et al.
2007). La ricerca con la fMRI ha contribuito molto alla comprensione di questa
organizzazione, per cui una certa regione può essere coinvolta nello svolgimento
di diverse funzioni e una stessa funzione può essere svolta dalla collaborazione di
più regioni. In generale, il concetto di network usato nelle neuroscienze cognitive
deve molte delle sue caratteristiche ai network studiati in teoria delle reti.
Nello studio del linguaggio questo fattore è molto importante poiché, come
vedremo, regioni che sono coinvolte nell’elaborazione di stimoli linguistici
possono svolgere funzioni linguistiche molto diverse e, allo stesso tempo, svolgere
anche altre funzioni non linguistiche. Per esempio, il giro angolare è coinvolto
nell’elaborazione di aspetti sia semantici sia sintattici della comprensione di una
frase (Humphries et al. 2006), ma è anche coinvolto, per esempio, in funzioni di
memoria episodica (Vilberg, Rugg 2012) e nell’immaginazione di eventi futuri
(Addis et al. 2007). I network che svolgono queste diverse funzioni e che includono
il giro angolare non sono ovviamente gli stessi.



1.4. Disegni e approcci sperimentali
I disegni sperimentali utilizzati per la fMRI sono concettualmente gli stessi che
si usano in altri esperimenti comportamentali o di neuroscienze, basati
sull’idea che delle variabili indipendenti provochino delle variazioni nella
variabile dipendente (il segnale BOLD). Si usano spesso alternanze di periodi
di attività e di riposo (per esempio, Ferstl, Von Cramon 2001; Ferstl et al. 2005;
Humphries et al. 2006; Mason, Just 2004). Nei periodi di attività i partecipanti
all’esperimento sono coinvolti nel completamento di un certo compito che
coinvolge la funzione cognitiva interessata e le conseguenti risposte
comportamentali (per esempio ascolto o lettura di parole o frasi, e risposte a
domande di comprensione premendo un bottone su una pulsantiera). Nei
periodi di riposo si chiede ai partecipanti di non far niente, così da permettere
al segnale BOLD di tornare alla sua attività di partenza, prima del
coinvolgimento della funzione cognitiva che si studia.
Per la presentazione degli stimoli durante gli esperimenti, si possono usare
sia disegni a blocchi sia disegni evento-correlati. I disegni a blocchi consistono nella
presentazione dello stesso tipo di stimoli o stimoli che richiedono lo stesso
compito comportamentale uno dopo l’altro, distanziati solo da qualche secondo
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