Page 127 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Lo studio del linguaggio con la risonanza magnetica
funzionale
1
Giovanna Egidi, Uri Hasson 2
1 Centro Interdipartimentale Mente e Cervello (CIMeC),
2 Università degli Studi di Trento
Introduzione
Il capitolo si divide in due parti, una metodologica e una interpretativa. In quella
metodologica offriamo una visione d’insieme della tecnica di risonanza magnetica
funzionale e della sua applicazione agli studi sul linguaggio. Accenniamo al tipo
di esperimenti condotti con questa tecnica e ai principali metodi di analisi dei
dati e descriviamo solo quelli più comunemente usati negli studi sul linguaggio.
Per un approfondimento degli aspetti qui introdotti e per una prospettiva più
ampia sulle possibilità sperimentali e di analisi dei dati con la risonanza
magnetica funzionale rimandiamo, in aggiunta ai testi citati nei vari paragrafi, a
Sacco (2013) e Huettel et al. (2008).
Nella seconda parte del capitolo evidenziamo alcune difficoltà che si possono
incontrare nell’interpretare dati raccolti con la risonanza magnetica funzionale in
esperimenti sul linguaggio. Nel far ciò, spieghiamo come interpretazioni diverse
siano giustificate, basandoci su letteratura recente anche in campi che non sono
considerati strettamente linguistici. Come speriamo sia evidente dalle nostre
argomentazioni, consigliamo ai nostri lettori di interpretare i risultati degli studi di
neuroimmagine sul linguaggio alla luce di una letteratura estesa che non prenda
in considerazione solo funzioni linguistiche; una conoscenza più ampia che
includa le principali reti neurali coinvolte nelle funzioni cognitive fondamentali,
infatti, è indispensabile per comprendere le possibili funzioni delle regioni e reti
neurali coinvolte nell’elaborazione del linguaggio.
Anche se ci limitiamo a esporre informazioni introduttive riguardo all’uso
della risonanza magnetica per lo studio del linguaggio, ci rivolgiamo però a lettori
con una certa esperienza di studi cognitivi. Più specificatamente, ci rivolgiamo a
lettori con una generale esperienza di esperimenti di psicolinguistica, con una