Page 164 - Stefano Rastelli (a cura di), La ricerca sperimentale sul linguaggio: acquisizione, uso, perdita, Pavia, Pavia University Press, 2013
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146 S. Bisconti, T. Farroni

L’aumento dell’O2Hb è dovuto in particolare all’aumento del volume sanguigno,
mentre il decremento dell’HHb riflette il rapido washout che si determina con
l’aumento dell’afflusso sanguigno sopra esposto. In un primo momento, il
decremento dell’HHb può risultare poco comprensibile dato che il consumo di
ossigeno, in un’area attivata, prevederebbe un aumento dell’HHb. Tuttavia, è
stato dimostrato che l’incremento del flusso sanguigno compensa eccessivamente
la richiesta di ossigeno, perciò un’iperossigenazione, che include una diminuzione
dell’HHb, è attesa in un’area coinvolta in un compito cognitivo o motorio. In virtù
delle considerazioni sopra apportate, il termine ‘attivazione’ è spesso utilizzato
per indicare un incremento del flusso sanguigno cerebrale. Considerando che il
segnale dipendente dal livello di ossigeno (BOLD) nel sangue, valutato attraverso
la risonanza magnetica d’immagine funzionale (fMRI), è determinato dalle
proprietà paramagnetiche della HHb, diversi studi hanno messo in relazione il
segnale fNIRS con il segnale BOLD dell’fMRI. In particolare, una buona
correlazione è stata trovata tra il segnale dell’HHb e la risposta BOLD (Schroeter et
al. 2006).





















Figura 2. Esempio di risposta emodinamica tipica nell’adulto in seguito a
un’attivazione corticale. La risposta inizia con un aumento della concentrazione
di ossi-emoglobina (O2Hb) e un decremento della deossi-emoglobina (HHb). Il
picco della risposta emodinamica è raggiunto pochi secondi dopo l’inizio dello
stimolo, dopodiché alla fine della stimolazione i valori ritornano lentamente al
livello di base.


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