Page 7 - Fabio Gasti (a cura di), Seneca e la letteratura greca e latina. Per i settant’anni di Giancarlo Mazzoli, Pavia, Pavia University Press, 2013
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Premessa


Fabio Gasti





Sono raccolti nel presente volume gli atti della nona edizione delle “Giornate Ghisle-
riane di Filologia classica”, tenutasi nella bella cornice dell’Aula Goldoniana del Colle-
gio Ghislieri di Pavia il 22 ottobre 2010 per iniziativa del Collegio stesso d’intesa con il
Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Ateneo pavese.
Il tema della “Giornata”, Seneca e la letteratura greca e latina, è stato scelto per fe-
steggiare i settant’anni di Giancarlo Mazzoli, professore di Letteratura latina nell’Univer-
sità di Pavia e da sempre vivace collaboratore nella programmazione dell’attività cultu-
rale del Ghislieri.
È studiando lo scrittore d’età neroniana che il Maestro pavese si è formato, sotto la
guida di Enrica Malcovati, fino a diventare una indiscussa auctoritas nel panorama cri-
tico contemporaneo nel costante, continuo approfondimento di aspetti e tematiche sene-
cane in progressiva e sempre feconda interazione con altri autori e altre opere. In effetti
possiamo senz’altro dire che, all’interno dell’ampia produzione di Mazzoli, Seneca fi-
nisce per rappresentare, più che un interesse speciale e preferito, una risorsa interpreta-
tiva, un angolo visuale dal quale gli è possibile leggere, confrontare, valorizzare mo-
menti della letteratura latina da Plauto a Venanzio Fortunato.
La circostanza biografica peraltro si accompagna ad altri due anniversari: i qua-
rant’anni dalla pubblicazione del fondamentale studio Seneca e la poesia, comparso nel
1970 nella Collana della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia per i
tipi della milanese Ceschina – la meritevole ‘opera prima’ di Mazzoli, subito divenuta
un riconosciuto punto di riferimento, della quale il presente volume riproduce volu-
tamente l’immagine di copertina –, e i vent’anni dall’incontro presso la Fondation
Hardt (1990) in cui lo studioso torna a considerare la problematica essenziale di quel
volume in un ampio saggio che volutamente reca lo stesso titolo (Vandoeuvres-Genève,
1991, pp. 177-217).
L’incontro ha riunito studiosi italiani e stranieri da molto tempo in contatto con il
Festeggiato sul comune terreno dell’esegesi senecana. La prospettiva è stata quella di
riflettere sui rapporti fra il pensatore latino e la tradizione letteraria e filosofica che ne
alimenta la formazione e ne sostiene costantemente la scrittura, assicurando in tal modo
un’ampia e aggiornata ricognizione all’interno dei molteplici aspetti che si possono ri-
condurre a tale tematica. Se si guarda infatti al complesso degli interventi qui pubblicati
in forma definitiva, troviamo indagate le linee della poetica senecana, anche
nell’orizzonte segnato dalle tendenze letterarie di età neroniana, per fare adeguata luce
su posizioni e valutazioni critiche dello stesso Seneca sui generi letterari o su singoli
autori delle due letterature classiche attraverso la circostanziata valorizzazione di cita-
zioni o di raffronti intertestuali. Lo sguardo critico, condotto in questi termini, natural-
mente consente di intervenire ancora sulle attitudini dello scrittore sia sul versante della


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